domenica 24 giugno 2012

erbe di san giovanni


Le erbe di san Giovanni, questo di cui vi parlo è un mazzo che, per tradizione familiare, compongo con le erbe del mio orto raccolte all'alba del 24 giugno, giorno della festa di san Giovanni, per far bene le erbe devono essere ancora bagnate di rugiada perché quella di questa particolare notte è benedetta ed il mazzo che deve essere conservato per tutto l'anno porta beneficio alla famiglia. Le erbe sono tutte erbe buone, il significato a loro attribuito spesso coincide con le loro peculiari qualità erboristiche.


La salvia, da sempre considerata panacea per tutti i mali.
Il basilico, una foglia legata al polso rendeva gli uomini amabili e buoni.


Il sedum, con il succo delle sue foglie si medicavano i piccoli tagli.
La verga d'oro, per i  mali delle vie urinarie.


La ruta, ritenuta un talismano contro il maligno, perché, anche se profondamente credenti un po' di superstizione era tollerata ed a braccetto con la ruta ci va l'artemisia, con le stesse qualità e in più ritenuta protettrice di chi si metteva in viaggio.,


Il fiore di prezzemolo, purificante.


La menta, per allontanare gli insetti dalla casa.
La lavanda, per proteggere i corredi e profumarli.
L'alloro, usato per curare le indigestioni.
Geranio odoroso, mia personale aggiunta al mazzo, per combattere le zanzare.


Ed ecco il mazzo di San Giovanni, il suo posto sarà in cucina, appeso all'armadietto delle spezie, fragile e profumato porterà benessere per un anno intero.


Non sono superstiziosa e ma è innegabile il valore delle erbe e quando sono legate ai ricordi belli mi piacciono ancora di più.

martedì 19 giugno 2012

ortensia


Ortensia è un angelo del giardino,


è timida ed anche un po' riservata,


ama osservare i fiori, annusare la lavanda e contemplare la luce della sera.


Ortensia non ama cucire e se proprio c'è qualcosa da attaccare usa le spille di sicurezza, come per il bottone del vestito


o per le decorazioni della borsa


nasconde anche un bel sacchettino per contenere la lavanda.


Quando è nata Ortensia, ho subito pensato a  Claudia e alla sua passione per le questi fiori,


e ringrazio Laura per le dettagliate spiegazioni ed il tutorial, non me ne voglia se ho apportato qualche modifica.

domenica 17 giugno 2012

dianthus


Dolce profumo di garofano, colori tenui e delicati oppure sfacciati e un poco aggressivi,


fiori semplici o doppi o semidoppi, piccoli o di notevoli dimensioni, pochi fiori sono mutevoli come i garofani e pochi fiori sono così shabby come questi.


Io ho scelto il garofanino per dare il benvenuto a chi accede al cancello di casa mia, ha trovato posto tra le tante piante che affollano in maniera un po' anarchica, ma a me piace così, le due conche di cotto che
 pur al sole beneficano di una provvidenziale ombra nelle ore più calde del mezzogiorno.


Evoca tanti ricordi questo fiore ed il suo profumo è legato al giardino della mia infanzia, la nonna coltivava in una grande aiuola nell'orto i fiori da recidere, le zinnie e gli aster per la casa, le dalie erano destinate per il cimitero e poi altri fiori come le calendule, le margherite ed i garofanini che potevamo raccogliere anche noi bimbi per farne pranzetti per le bambole e mazzetti per la mamma.


Il garofano è anche stato per lungo tempo un fiore temuto dalle cantanti e dalle attrici di teatro perché quando, dagli ammiratori, cominciavano a ricevere garofani , molto più economici della costosa rosa, voleva dire che la loro stella cominciava a tramontare.


Nell'epoca vittoriana al garofano è stato attribuito il significato di affetto  e di forti sentimenti ed il colore del fiore lancia un messaggio preciso.


Moda o non moda a me comunque questo fiore piace tanto ed il suo profumo da molto tempo è anche il mio profumo, che sia estate o inverno si lascia sempre indossare molto bene.

domenica 10 giugno 2012

tramonto


Si offre ai raggi del sole del primo tramonto 


e come una vecchia signora che, sapientemente, cela i segni del tempo con morbidi veli 


tra le foglie di una salvia variegata appare pieno di fascino questo  annaffiatoio ingentilito dal lavoro e dallo scorrere del tempo,
ed il sole lo bacia.




mercoledì 6 giugno 2012

un'ora al parco


Un merlo si esibisce nel suo melodioso canto,


una coccinella prende il sole sullo stelo di un fiore,


io provo a tracciare piccoli schizzi e a raccogliere foglie per un prossimo progetto


e la Pulce testa il tappeto erboso non ancora fiaccato dal caldo intenso.